22 Settembre 2022

Il 22 settembre 2022 è stato finalmente firmato il Decreto ministeriale di nomina del Comitato Nazionale Malattie Rare (CoNaMR).
Con la costituzione del Comitato Nazionale Malattie Rare, cioè, è stato realizzato il primo dei decreti attuativi della legge 175/2021 (“Disposizioni per la cura delle malattie rare e per il sostegno della ricerca e della produzione dei farmaci orfani”).

malattierare.gov.it

I malati rari attendono da troppo tempo la definizione di linee guida nazionali uguali per tutti e protocolli di diagnosi e di cura aggiornati e disponibili in ogni regione, come il Testo Unico sulle Malattie Rare prevede.

Così si esprime, infatti, il Sottosegretario Sileri al momento della firma: “Era un impegno dovuto per i due milioni di malati rari italiani, le loro famiglie e le Associazioni che li rappresentano, per dare concretezza a quanto previsto dal Testo Unico sulle malattie rare, che infatti avevo sempre considerato un punto di partenza e non certo di arrivo. Sarà ora possibile procedere all’accordo che adotterà il nuovo Piano Nazionale delle Malattie Rare e che disciplinerà il riordino della Rete nazionale delle malattie rare”.

I malati rari e le loro famiglie (Caregiver Familiari e siblings) si aspettano molto dalla legge 175/2021 proprio rispetto a questi atti importantissimi e lungamente attesi.
Innanzitutto:
il nuovo Piano Nazionale Malattie Rare, di cui si sottolinea la cadenza triennale;
il Riordino della Rete nazionale malattie rare.

La costituzione  del Comitato è solo il primo passo verso l’attuazione piena della legge, che dà concretezza al Testo Unico Malattie Rare.

Il Testo Unico sulle Malattie Rare, infatti, è entrato in vigore lo scorso 12 dicembre. La costituzione del Comitato Nazionale Malattie Rare, arrivata con ritardo oggi, era prevista entro 60 giorni.

È necessario attuare ancora gli altri 4 atti previsti:

l’Istituzione del Fondo di Solidarietà per le persone affette da malattie rare (con Decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali, di concerto con Ministro della salute e del Ministro dell’economia e delle finanze, secondo quanto stabilito dall’articolo 6, comma 2). I termini fissati erano previsti entro 3 mesi dall’entrata in vigore della legge;
il nuovo (secondo) Piano Nazionale Malattie Rare e il riordino della Rete Nazionale Malattie Rare (accordo di competenza della Conferenza Stato-Regioni, previsto dall’articolo 9, comma 1). I termini fissati erano previsti entro 3 mesi dall’entrata in vigore della legge;
l’informazione costante sulle malattie rare (accordo, anche questo, di competenza della Conferenza Stato-Regioni, previsto dall’articolo 14);
la definizione dei criteri e delle modalità di attuazione degli incentivi fiscali in favore dei soggetti, pubblici o privati, che si occupano di ricerca finalizzata allo sviluppo di protocolli terapeutici sulle malattie rare o nella produzione dei farmaci orfani (Regolamento del Ministro della salute, di concerto con il Ministro dell’Università e della Ricerca). I termini fissati erano previsti entro 6 mesi dall’entrata in vigore della legge.

Attualmente i malati rari e le loro famiglie non sono supportati adeguatamente dal Sistema Sanitario Nazionale nel percorso che li conduce alla diagnosi della malattia e poi durante tutto il periodo di cura. Spesso il diritto alla salute è un diritto ignorato, persino calpestato, per chi soffre di una malattia rara, con pesantissime e inevitabili ripercussioni anche sul Caregiver Familiare e sull’intera famiglia.

Si spera che il Comitato Nazionale Malattie Rare, nel lavoro di affiancamento al Ministro della Salute, sia un importante adiuvante tanto nella realizzazione e implementazione della Legge 175 quanto nella costruzione di politiche specifiche per tutta la comunità dei malati rari e delle loro famiglie.

Confad ne monitorerà l’evoluzione affinché i bisogni di tutti siano compresi e i diritti rispettati.